Le Smart Cities rappresentano la risposta più articolata alle sfide urbane del XXI secolo. Secondo le stime del documento delle Nazioni Unite intitolato "World Urbanization Prospects: The 2018 Revision – Highlights", nei prossimi 25 anni la popolazione urbana europea raggiungerà l'85%. Questa concentrazione demografica impone un ripensamento radicale della pianificazione urbana. L'integrazione di tecnologie digitali, nuovi modelli di mobilità sostenibile e approcci innovativi come la Città dei 15 Minuti stanno trasformando gli spazi urbani europei, con effetti profondi sul mercato immobiliare. In Europa la scarsità dell'affordable housing, a seguito di aumenti fino al 200% dei prezzi in città come Berlino, e l'invecchiamento demografico, con l'indice di dipendenza degli anziani (over 65) destinato a raddoppiare entro il 2100, richiedono soluzioni concrete, efficienti e inclusive.

Un pianeta sempre più urbano

La popolazione mondiale crescerà a quasi 10 miliardi nel 2050, da 2,5 miliardi nel 1950. Nel 2022 la popolazione mondiale ha già raggiunto gli 8 miliardi, imponendo nuove sfide alla pianificazione urbana e alla gestione delle risorse. Le città dovranno ripensare completamente i propri modelli di sviluppo per accogliere questa crescita demografica senza precedenti.

Con i modelli attuali, questo aumento esponenziale di persone nelle città comporterà maggiore traffico stradale e utilizzo del trasporto pubblico, con rischi elevati di congestione e inquinamento. Le future soluzioni di trasporto urbano dovranno includere nuovi servizi di mobilità, infrastrutture di trasporto attivo, trasporto pubblico efficiente e accessibilità per tutti. La necessità di sistemi di trasporto integrati diventerà prioritaria per mantenere vivibili le città europee.

Housing e mobilità: le sfide più urgenti

I prezzi delle abitazioni nelle principali città europee sono aumentati drasticamente. A Berlino, Monaco e Francoforte, per esempio, l’incremento supera il 200% dal 2010 ad oggi, determinando una problematica a livello abitativo. Le famiglie con reddito mediano possono acquistare 58 mq in meno a Berlino rispetto al 2012. L’accessibilità economica degli alloggi è diventata una delle sfide più pressanti per le amministrazioni urbane.

La congestione del traffico rappresenta un’altra problematica cruciale: le ore medie perse nel traffico per automobilista nelle principali città europee nel 2022 sono significative, con Londra, Parigi, Dublino e Roma ai primi posti. Questi tempi di attesa generano costi economici e ambientali elevati. Serve un approccio multimodale alla mobilità urbana sostenibile che integri governance efficace, trasporti pubblici efficienti, servizi innovativi e infrastrutture per la mobilità attiva. Trasformare i sistemi di mobilità non è solo una necessità ambientale ma un’opportunità per migliorare la vivibilità delle città.

L’invecchiamento demografico ridisegna le città

Entro il 2100, gli anziani (over 65) costituiranno un terzo della popolazione europea, rispetto al 21% del 2022. L’indice di dipendenza degli anziani quasi raddoppierà, passando dal 33% al 57%. L’aspettativa media di vita nell’UE supererà gli 88 anni entro il 2070. Questi cambiamenti richiederanno una riprogettazione degli spazi urbani per rispondere alle esigenze di una popolazione più longeva.

Il patrimonio abitativo dovrà essere adattato, con particolare attenzione alle case per anziani. Il co-housing e la vita intergenerazionale mostrano vantaggi concreti per l’integrazione sociale, la condivisione di competenze e l’accessibilità economica. Le città dovranno implementare una progettazione inclusiva e sfruttare le tecnologie per rispondere ai bisogni di assistenza sanitaria e mobilità. Gli anziani, vulnerabili agli estremi climatici quali le ondate di calore e l’inquinamento, necessiteranno di soluzioni specifiche, con infrastrutture e politiche abitative adeguate.

Smart City: tecnologia al servizio delle persone

Le Smart Cities rappresentano la risposta più articolata alle sfide urbane attuali. Secondo lo “Smart Cities Council”, una Smart City è “una città che utilizza informazione e ICT per migliorare la sostenibilità, le condizioni di vita e di lavoro”. Le reti e i servizi tradizionali vengono resi più efficienti attraverso soluzioni digitali che beneficiano abitanti e imprese, con focus su sostenibilità, trasporti intelligenti, gestione energetica e infrastrutture digitali.

L’impatto sul settore immobiliare sarà rilevante, con una crescente domanda di nuove tecnologie, pressione sulle infrastrutture, maggiore attenzione ai criteri ESG e maggiore attenzione all’evoluzione delle modalità di lavoro. Il funzionamento di una Smart City si basa su cinque passaggi fondamentali: raccolta dei dati, comunicazione, analisi, elaborazione e processo decisionale guidato dai dati. L’obiettivo è migliorare la vivibilità urbana, la qualità della vita e l’efficienza dei servizi pubblici, rendendo le città più adatte ai cambiamenti climatici e demografici.

Mobilità e gestione delle risorse nelle città intelligenti

Le soluzioni di mobilità sono centrali nelle Smart Cities. I veicoli autonomi liberano spazi per nuovi sviluppi urbani, mentre quelli elettrici migliorano la qualità dell’aria e riducono l’inquinamento acustico. Questi sistemi di trasporto innovativi trasformano le città in luoghi più verdi, silenziosi e vivibili, migliorando la qualità di vita e riducendo i tempi di spostamento.

La gestione dei rifiuti diventa risorsa per produrre biocarburanti. L’integrazione tra dati, veicoli connessi e stazioni di ricarica permette agli edifici di ottimizzare l’uso dell’energia. Queste tecnologie interconnesse rappresentano il cuore delle Smart Cities, dove l’innovazione serve a risolvere problemi concreti di sostenibilità, efficienza e qualità della vita. La raccolta e l’analisi dei dati permettono decisioni basate su evidenze e non su stime approssimative, migliorando l’allocazione delle risorse pubbliche.

Esempi concreti di Smart Cities nel mondo

L’evoluzione delle Smart Cities procede a velocità diverse nei vari contesti. Neom in Arabia Saudita rappresenta un caso radicale: una città lineare, senza automobili, che utilizza esclusivamente trasporto di massa a energia verde. Si configura come Città dei 15 Minuti, rivoluzionando il concetto di accessibilità urbana e ripensando completamente la progettazione degli spazi.

Altri esempi significativi includono Woven City in Giappone, costruita da Toyota come laboratorio urbano per testare nuove soluzioni, e Akon City in Senegal, ispirata al film Black Panther. Masdar ad Abu Dhabi (UAE), Eko Atlantic City a Lagos (Nigeria) e Starbase in Texas completano il quadro delle sperimentazioni più avanzate. Ogni progetto riflette condizioni locali specifiche, dimostrando che non esiste un modello unico di Smart City ma principi adattabili a contesti diversi.

Compact City: vantaggi e criticità della densità urbana

La Compact City è un tipo di città con alcune caratteristiche in comune con la Smart City. È caratterizzata da alta densità, destinazioni miste e trasporto pubblico efficiente, creando ambienti più percorribili a piedi. Si basa su tre elementi fondamentali: la densità economica (numero di persone per area), la densità morfologica (caratteristiche dell’ambiente costruito) e l’uso misto del territorio (prossimità tra residenze, uffici, commercio e aree ricreative).

I vantaggi includono aumento della produttività grazie al migliore accesso a lavoro e servizi, risparmio sui tempi di spostamento e impronta ecologica ridotta. L’efficienza energetica, l’uso di trasporti sostenibili e la minore dipendenza dalle automobili riducono le emissioni. Tuttavia, la densità può aumentare i prezzi immobiliari, rendendo meno accessibili le abitazioni per i gruppi a basso reddito. L’alta concentrazione di popolazione può anche intensificare la congestione stradale e ridurre gli spazi privati esterni, con impatti negativi sulla percezione della qualità urbana.

La Città dei 15 Minuti: ripensare tempo e spazio urbano

Il modello della Città dei 15 Minuti, sviluppato dal professor Carlos Moreno dell’Università di Parigi Sorbona, propone l’accesso a sei elementi essenziali entro un quarto d’ora a piedi o in bicicletta: abitare, lavorare, fare acquisti, salute, istruzione e svago. Questo approccio enfatizza l’accessibilità locale, il decentramento e l’autosufficienza dei quartieri, modificando il rapporto tra tempo, spazio e qualità della vita urbana.

Secondo Moreno, “il ritmo della città dovrebbe seguire l’uomo e non le automobili”. Per raggiungere questo obiettivo, “ogni metro quadro dovrebbe servire a multipli scopi diversi”. I benefici sono molteplici: meno traffico e maggiore sicurezza stradale; riduzione dell’inquinamento; diminuzione delle isole di calore; minore impronta di carbonio; tempi di percorrenza ridotti; migliori opportunità per imprenditori locali; miglior equilibrio tra lavoro e vita privata; legami di vicinato più forti; più spazi verdi e infrastrutture per la micromobilità.

Il quadro normativo europeo per la transizione verde

L’Agenda Strategica UE, adottata a giugno 2024, traccia la direzione per la transizione verde, identificando cambiamento climatico, politica industriale, sicurezza comune e mercati dei capitali come aree chiave. La dimensione urbana è centrale nella strategia europea, riconoscendo che le città sono sia responsabili che vittime del cambiamento climatico.

La direttiva EPBD definisce strategie per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, con scadenze nel 2030/2033 per raggiungere prestazioni energetiche minime. Il quadro normativo include: integrazione dei sistemi BACS (Building Automation and Control Systems) entro 2024/2029; elettrificazione del trasporto e mobilità sostenibile entro inizio 2027; installazione obbligatoria di pannelli solari entro 2027/2028. Questi target richiederanno investimenti significativi e un cambiamento radicale nella gestione degli edifici e delle infrastrutture.

Impatto sul mercato immobiliare: adattarsi al nuovo paradigma

La trasformazione verso Smart Cities e altri nuovi modelli di città cambierà profondamente il mercato immobiliare. L’impatto economico sarà rilevante, con investimenti necessari per adeguare edifici e infrastrutture. La certificazione ESG diventerà fondamentale nella valutazione degli asset, influenzando strategie di investimento e sviluppo. Si registreranno differenze significative tra le varie aree geografiche, con alcune regioni in grado di adattarsi più rapidamente.

L’evoluzione delle modalità di lavoro, accelerata dalla pandemia, supporterà la trasformazione urbana. Aumenterà la domanda di tecnologie per l’energia rinnovabile, in risposta a normative più stringenti e aspettative crescenti in termini di sostenibilità. Il concetto di riutilizzo degli spazi sarà rafforzato, con maggiore enfasi sulla riqualificazione dell’esistente. Il settore immobiliare dovrà anticipare queste tendenze, sviluppando competenze specifiche per gestire la transizione e cogliere le opportunità emergenti.

Verso città vivibili, sostenibili e inclusive

Le Smart Cities, le Compact Cities e le Città dei 15 Minuti rappresentano approcci complementari per creare spazi urbani migliori. L’integrazione di tecnologie digitali, densità urbana ben progettata e valorizzazione della prossimità sono strategie sinergiche per affrontare le criticità urbane attuali: dalla congestione all’inquinamento, dall’efficienza energetica all’inclusione sociale.

Il settore immobiliare deve svolgere un ruolo proattivo, anticipando le nuove esigenze di sostenibilità, flessibilità e qualità della vita. Il futuro delle città europee dipenderà dalla collaborazione tra amministrazioni, imprese, investitori e cittadini per implementare soluzioni innovative che creino valore economico, ambientale e sociale. Le Smart Cities non sono solo un’evoluzione tecnologica, ma un nuovo modello di sviluppo urbano centrato sul benessere delle persone e sulla sostenibilità ambientale, ridefinendo il rapporto tra cittadini, tecnologia e spazio urbano.