Il 2020 è stato uno degli anni più difficili per il mondo del Retail. Il Covid-19 e le conseguenti misure restrittive hanno comportato un calo vertiginoso degli investimenti in questo comparto, con una diminuzione del 40%, pari a 1,1 miliardi di euro in Italia: un vero e proprio blackout. È da questo punto che gli esperti di settore vogliono ripartire, immaginando soluzioni per supportare e far evolvere il mercato, certi che i negozi non spariranno.

Il futuro dei Retail risiederà nel cambiamento: in particolare, in quello delle funzioni degli immobili. Per offrire una solida alternativa all’acquisto online, i negozi dovranno garantire in futuro un’esperienza d’acquisto attraverso cui vivere pienamente le identità dei brand, all’interno di spazi in grado di valorizzarle.

Ripensare i modelli di business: le soluzioni per gli investitori

Dopo mesi di difficoltà causati dalla crisi dettata dal Coronavirus, che ha portato alla chiusura di molti negozi, finalmente il Paese sembra poter tornare a una nuova normalità grazie all’imponente piano vaccinale messo in atto dal governo. In questo scenario, anche il settore Retail sta provando a ripartire, ma dovrà farlo cavalcando nuove sfide. Se infatti, negli ultimi dieci anni, il digitale aveva già modificato alcuni comportamenti dei consumatori, l’emergenza sanitaria li ha accentuati innescando nel Retail un cambio di rotta senza precedenti. Per tanti commercianti l’online ha infatti rappresentato l’unico canale per generare fatturato e per rimanere attivi nel mercato, lasciando di conseguenza sempre più spazio all’e-commerce.

Come faranno quindi gli investitori immobiliari per contrastare questo trend? Secondo Fabio Mantegazza, Head of Letting & Sales di BNP Paribas Real Estate Advisory Italy "sarà fondamentale investire su tecnologia e sostenibilità ambientale". Sicuramente gli investitori, per favorire l’acquisto in negozio rispetto a quello online, dovranno puntare su una forte responsabilità sociale connessa al contesto in cui operano, multicanalità, innovazione e sostenibilità. "Oggi l’obiettivo degli investitori deve essere quello di attrarre i brand che stanno ripensando i loro modelli di business a seguito della pandemia da Covid-19, lavorando a un progetto condiviso per dar vita a quelli che saranno i nuovi negozi", ha sottolineato Mantegazza.

Quale sarà il modello di Retail capace di sopravvivere e prosperare?

Il Covid-19, il lockdown e fenomeni come lo smart-working, che hanno portato sempre meno persone a frequentare il centro città, accanto ai bassissimi flussi turistici, hanno messo in difficoltà i negozi e quelli presenti in città prettamente turistiche. Tuttavia, con il ritorno alla normalità, ci sarà un progressivo incremento dell’affluenza turistica e con essi una forte ripresa del settore. Tra i retailer capaci di resistere e prosperare senza difficoltà ci saranno sicuramente i marchi più blasonati dell’High Street Retail e i centri commerciali dominanti. Un esempio di modello vincente è Citylife di Milano che, situato nel cuore della città meneghina ma immerso nel verde, è diventato un punto di ritrovo capace di offrire una vasta scelta tra negozi, cinema e ottimi servizi di ristorazione.

A soffrire maggiormente dei cambiamenti consequenziali alla pandemia saranno invece i negozi improntati su modelli tradizionali, che probabilmente faranno più fatica a rinnovarsi.

Acquisto online e offline, l’experience vincente

Il successo dell’e-commerce sta modificando le abitudini dei clienti, attratti da un acquisto facile, comodo e soprattutto veloce. Come fare quindi per spingere le persone a recarsi in negozio? "Il punto vendita non è più l’unica possibilità di accesso ai prodotti e per questo occorre offrire nuove soluzioni", ha concluso Mantegazza. "Chi rinuncia all’acquisto online si aspetta di vivere un’esperienza d’acquisto reale personalizzata: è per questo motivo che il mondo del Retail post Covid dovrà puntare sull’experience che, insieme alla tecnologia e all’innovazione, potrà fronteggiare l’e-commerce senza esserne sopraffatto. Il futuro, infatti, premierà un modello ibrido, in cui le esperienze online e offline andranno di pari passo e non solo". Secondo Mantegazza, anche gli spazi non dovranno più essere intesi come luoghi "da visitare", ma da "vivere" attraverso attività e servizi capaci di arricchire i consumatori da un punto di vista relazionale e personale. Esserci e vivere un’esperienza reale: sarà questa l’importanza dei negozi del domani.